E quanto scrive lOcse nel proprio rapporto Going for Growth illustrato al G20 finanziario di Shanghai. “Mobilitare un ampio spettro di politiche permigliorare le opportunità di lavoro per i disoccupati e facilitare il loro ritorno al lavoro resta una priorità per le riforme italiane, dato che la disoccupazione rimane molto alta, soprattutto per i giovani e per chi è senza lavoro da lungo tempo. Bisogna portare avanti il riequilibrio della protezione dal posto di lavoro al reddito del lavoratore, riducendo il dualismo del mercato con assunzioni e licenziamenti più flessibili e procedure legali più prevedibili e meno costose e per accentuare le politiche attive del lavoro, in particolare concentrando le risorse sui disoccupati di lungo periodo”. LOcse, inoltre, ammira la creazione dellAgenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, ma esorta ad nuovo contratto con procedure di interruzione meno costose e un sistema di tutele crescenti, affiancato da sussidi di disoccupazione universali condizionati alla partecipazione a programmi, e rilevanti decreti mirati a migliorare l’efficienza dei tribunali civili nei casi di bancarotta”. Esortazione che si spande anche a livello fiscale. LItalia deve migliorare l’efficienza della struttura fiscale, riducendo le distorsioni e gli incentivi ad evadere, riducendo gli elevati tassi nominali di imposizioni e abolendo diverse spese fiscali. E dovrà ridurre le barriere alla concorrenza precisa lOcse – assicurando che le riforme siano pienamente implementate a tutti i livelli, migliorando gli incentivi all’efficienza dei tribunali civili e rendendo più fluide le procedure di bancarotta. Infine lOcse riconosce che lItalia si è lasciata la crisi alle spalle e si sta rilanciando. Dopo essere stata colpita duramente dalla crisi, l’economia italiana mostra una ripresa della produzione e un miglioramento del mercato del lavoro”.
D.T.